La gestione dell’aspetto tecnologico e tecnico della piattaforma stessa avviene, appunto, tramite tale modello, che consente al cliente che adotta la soluzione di essere svincolato dalla necessità di dotarsi di sistemi hardware e software di proprietà, in totale sicurezza.
Grazie al modello SaaS sarà, infatti, Smart Bank 800 a gestire tutti gli aspetti tecnici.
Il Software as a Service (SaaS) è un modello di fruizione di applicativi software grazie al quale una o più applicazioni vengono ospitate da un fornitore e resi accessibili ai clienti tramite Internet. I clienti, che nel caso di Smart Bank 800 sono frequentemente rappresentati da entità aziendali o organizzazioni, fruiscono dell’applicazione installata e resa fruibile direttamente nella piattaforma.
Il modello SaaS, infatti, elimina la necessità per i clienti di acquistare, installare e gestire il software su propri sistemi, poiché ciò viene gestito direttamente dal fornitore del servizio.
I dati dei clienti vengono solitamente ospitati nell’infrastruttura del fornitore attraverso il paradigma del cloud computing, che permette di utilizzare remotamente risorse informatiche tramite internet anziché tramite software e hardware installati localmente in un proprio datacenter, e consente una scalabilità e una flessibilità maggiori rispetto all’utilizzo di server fisici, in quanto i fornitori di servizi cloud riescono più facilmente ad aumentare o ridurre la capacità di elaborazione e di archiviazione in base alle esigenze dei clienti.
Inoltre, l’utilizzo del cloud consente un accesso remoto ai dati, in modo tale che, sia il cliente che adotta la soluzione di neobanking, sia gli utenti finali, possano accedere alle loro informazioni da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo tramite una semplice connessione Internet e, idealmente, tramite un semplice browser.
Il SaaS è un modello piuttosto recente e rappresenta l’evoluzione di sistemi più datati. Esso, infatti, è stato introdotto negli anni ’90, ma solo negli ultimi anni ha iniziato ad essere conosciuto e utilizzato in modo più diffuso.
Il termine “Software as a Service”, che significa letteralmente “software come servizio”, è stato utilizzato per la prima volta da Tim O’Reilly, sostenitore ed esperto di open source, in un saggio in cui ha analizzato i cambiamenti dell’utilizzo dei software da parte delle aziende grazie all’evoluzione tecnologica.
Con la crescita della banda larga e della connettività Internet, il SaaS ha iniziato a diventare un’opzione sempre più conveniente e accessibile per le aziende di tutte le dimensioni.
Inoltre, la disponibilità di una vasta gamma di servizi SaaS, dalle suite per la produttività alle piattaforme CRM, ha permesso alle aziende di scegliere le soluzioni software più adatte alle loro esigenze specifiche.
Il modello che ha preceduto il SaaS è l’ASP (Application Service Provider), introdotto negli anni ’90, prima dell’avvento del cloud computing e della diffusione dell’Internet a banda larga. L’ASP è stato utilizzato principalmente per fornire applicazioni aziendali, come sistemi ERP e CRM, a clienti che non avevano la capacità di gestire e mantenere queste applicazioni in-house.
La differenza principale tra ASP e SaaS consiste nel fatto che, mentre il primo sistema fornisce un’installazione dedicata sul server del cliente, con il SaaS il cliente può sfruttare le funzioni senza dover acquistare l’applicazione e nemmeno l’infrastruttura informatica. L’installazione di software sulle Server Farm del cliente, ed eventualmente perfino sui PC dell’utente, procedura prevista nel modello ASP, implica una maggior complessità e tempi tendenzialmente superiori, Il SaaS, invece, offre la possibilità di disporre di una più vasta gamma di soluzioni software accessibili agli utenti senza installazioni locali.
I vantaggi principali sono rappresentati da: